Il film Matrix è diventato famoso per le scene in cui Neo rimaneva sospeso a mezz’aria mentre la ripresa gli girava intorno.
Ma come hanno fatto a girare queste scene?
Non è nulla di fantascientifico, si tratta solo di avere una cinepresa e un mucchio di macchine fotografiche sincronizzate tra loro.
Immaginate di avere una schiera di macchine fotografiche disposte in cerchio intorno al soggetto da inquadrare. Il personaggio salta e per effetto della gravità ricade (mi sembra piuttosto logico). Ma in questo lasso di tempo la cinepresa ha ripreso la salita e la discesa, mentre le macchine fotografiche hanno scattato tutte nello stesso preciso momento una foto, con angolazioni diverse, del personaggio mentre era sul punto più alto del suo salto. A questo punto si tratta solo di spezzare il video in due parti (salita-discesa) ed inserirci in mezzo le fotografie in ordine di come erano disposte le macchine (salita-foto1-foto2-foto3-…-discesa) in modo tale che si vede il protagonista salire in aria, restare fermo e poi ricadere.
A questo poi si aggiunge una piccola elaborazione in computer grafica per fluidificare il passaggio da una foto all’altra attraverso tecniche di interpolazione e ecco che si crea l’effetto time-slice.