Il recente articolo di Paolo Attivissimo riguardo la lezione tenuta da Cory Doctorow mi ha dato modo di esprimere un pensiero che mi è balenato per la testa negli ultimi tempi.
Parlando di calcolatori, con il passare del tempo il mercato si è spinto sempre più verso delle soluzioni integrate e soprattutto portatili, che hanno favorito lo sviluppo di architetture RISC a discapito delle vecchie e care CISC. Se con un PC si può fare di tutto, in un sistema embedded si è molto limitati.
Perché non si è rimasti nel mondo del Complex Instruction Set Computer? Semplice, perché consumano troppo. L’architettura che tutti conoscono come x86 non è altro che un vecchio, vecchissimo processore 80386 del 1985 a cui si sono aggiunte le istruzioni che con le nuove generazioni di computer diventavano indispensabili. Ovviamente questa continua ristrutturazione non ha certo giovato, ma ha garantito la retrocompatibilità. Ai giorni d’oggi un processore x86 consuma troppo per poter essere impiantato su un dispositivo tascabile ed è per questo che ci si è diretti verso delle alternative. Guarda un po’, l’alternativa ideale era l’architettura ARM. Completa, affidabile, efficiente dal punto di vista energetico e anche a basso consumo. Però è RISC, ha un set ridotto di istruzioni che lo rendono non proprio idoneo a quelle mansioni General Purpose che si affibbiavano al PC. Per un utente che usa il computer solo per navigare o controllare la posta non è un problema, ma lo diventa non appena si tenta di fare qualche operazione un po’ più complessa.
Recentemente sono emersi dei rumor di possibili PC con processore ARM. Alla luce di quanto detto, questo potrebbe portare alla morte dei computer come li conosciamo, a vantaggio di soluzioni “castrate“. L’acquisto della BeagleBoard mi ha dato modo di provare sul campo una distribuzione Linux tipicamente usata su un computer (Ubuntu), ricompilata per architettura armv7 (armhf). Beh i risultati sono disastrosi. È vero che non scalda ed è affidabile, ma è come mettere un motore Ferrari su una Fiat. Si vede come il collo di bottiglia sia proprio la potenza di calcolo, in quanto si manifestano blocchi del sistema durante operazioni di elaborazione dati.
Il mio consiglio quindi è di godere dei bei vecchi processori che scaldano come forni, ma con cui ci si può fare di tutto, almeno fin quando non verranno soppiantati dai più eleganti e carismatici RISC.