Archivi per MrModd

I tasti "magici"

Magic SysRq Key, così sono definite quelle sequenze di tasti che permettono di comunicare direttamente con il Kernel Linux, scavalcando qualsiasi altra cosa. Ma cosa sono esattamente e come funzionano?

Immaginate di lavorare in un PC con ambiente GNU/Linux quando all’improvviso tutto si blocca. Il mouse non risponde più, lo schermo sembra non dare più segni di vita e la musica che stavate ascoltando si blocca come un giradischi, continuando a cantare sempre lo stesso motivetto. Cosa fareste in questo caso? Premereste il tasto Reset? Assolutamente NO! Per due motivi. Innanzitutto per una questione di orgoglio. Su ambienti Linux riavviare con un Reset, formattare in seguito ad un grave problema, passare a windows corrisponde ad una sconfitta. Siete voi a comandare il PC, non il contrario! In secondo luogo i filesystem utilizzati da Linux sono molto suscettibili ad arresti improvvisi e c’è il rischio di perdere gli ultimi dati modificati.

Per queste situazioni vengono in soccorso Magic SysRq Key.
Anche quando sembra che tutto sia bloccato, è molto probabile, grazie alla struttura a livelli di Linux, che il Kernel sia ancora operativo. I comandi SysRq servono proprio per comunicare con esso, il più basso livello del sistema operativo che è alla base di tutti i servizi, applicazioni e demoni avviati nel sistema.

Ad esempio è possibile terminare tutti i processi con segnale “SIGTERM” o “SIGKILL“, oppure decidere di uccidere solo il processo che occupa più memoria (utile nei casi in cui è solo un’applicazione ad essere impallata).

Ecco una lista di combinazioni di tasti:

Alt + Stamp + <una_delle_lettere_seguenti>

b – Riavvia il sistema senza smontare o fare in syncing dei dischi.
c – Effettua un riavvio di kexec per prendere un crashdump.
d – Mostra tutti i blocchi.
e – Invia a tutti i processi tranne a quelli di init un SIGTERM
f – Uccide il processo più esoso di memoria
g – Usa kgdb su piattaforme ppc e sh
h – Visualizza l’aiuto
i – Invia a tutti i processi eccetto quelli di init un SIGKILL
k – Secure Access Key (SAK) Uccide tutti i programmi sulla console virtuale corrente.
m – Visualizza informazioni della memoria .
n – Used to make RT tasks nice-able
o – Eseguie uno Shut Down del sistema (se configurato e supportato).
p – Visualizza i registri e flags correnti.
q – Mostra la lista di tutti i timers avviati.
r – Setta la tastiera in XLATE.
s – Esegue un sync di tutti i filesystem montati.
t – Mostra tutti i processi.
u – Rimonta tutti filesystems in sola lettura.
v – Mostra informazioni su processori Voyager SMP.
w – Visualizza tutti i tasks bloccati.
x – Usato dall’interfaccia xmon su piattaforme ppc/powerpc.
0-9 – Setta il livello di loging della console, mostrerà i messaggi del kernel sulla console.
(0 ad esempio fa in modo di mostrare solo i messaggi di emergenza quali PANICs or OOPSes )

Eh già, il tasto “stamp” non serve solo a fare screenshot, può diventare un amico indispensabile.

L’impressione che mi hanno dato questi comandi la prima volta che li ho usati è stata “questi non funzionano”. In effetti premendo t, per visualizzare i processi, non accade nulla, se non l’apertura della finestra dello screenshot in seguito alla pressione del tasto. Per vedere i comandi testuali, in effetti, bisogna andare in una console testuale. Quindi bisogna andare in tty1 (premendo Ctrl + Alt + F1).

In caso il computer si blocchi è bene eseguire come minimo questa successione di tasti: e – i – s – b. Analizziamo la sequenza:
e: Serve per terminare le applicazioni che ancora rispondono correttamente. Equivale a chiudere normalmente l’applicazione;
i: Forza la chiusura dei servizi bloccati inviando un segnale SIGKILL;
s: Smonta tutti i dischi salvando tutti i dati rimasti in attesa;
b: Esegue un hard-reset. Praticamente è come se premeste il tasto reset del PC, ma così è più trendy 😀

Perchè queste combinazioni funzionino bisogna che nel kernel sia abilitata l’opzione CONFIG_MAGIC_SYSRQ, ma nella maggior parte delle nuove distribuzioni non ci dovrebbero essere problemi perchè è attiva di default.

Il passero bagnato

Et Voilà:

Povero uccellino, stava diluviando! Beh però povero me, anche! Mi sono bagnato anch’io; o tenevo l’ombrello o la macchina fotografica…

Comunque i dati della foto:

Niente di particolare, diaframma medio ed esposizione di 1/59 (poi perchè Flickr me lo da come 5/294 non ne ho la più pallida idea…)

Sono stato fortunato, se non stesse piovendo non sarei riuscito ad andargli così vicino.

Ecco gli EXIF completi

Google Chrome, prime impressioni

Da ieri Google ha reso pubblica la versione beta del suo nuovo browser open source, Google Chrome. Ecco le mie impressioni di utilizzo.

Come si vede dall’immagine l’interfaccia grafica è molto minimalista, qualità che aiuta sicuramente a rendere veloce l’esecuzione dell’applicazione.

La barra degli indirizzi sostituisce in parte la toolbar di Google consentendo, oltre di inserire indirizzi completi, di scrivere i termini da ricercare con il motore di ricerca impostato come predefinito. La finestra che si vede in sovrimpressione è un task manager integrato in Chrome che permette di controllare in qualunque momento l’utilizzo della ram da parte di ogni processo del browser, infatti Chrome gestisce ogni scheda in modo completamente diverso rispetto ai suoi rivali. Ogni scheda, infatti, è un processo a se stante; nell’eventualità in cui una scheda crashasse, il browser rimarrebbe in piedi, consentendo ancora di lavorare sulle altre schede.

Sempre nel task manager si nota una scritta: “Statistiche per nerd”. Attraverso questo link è possibile accedere alla pagina “about:memory” che da informazioni dettagliate sull’utilizzo della ram non solo da parte di Chrome e dei suoi processi figli, ma anche di tutti gli altri browser avviati in quel momento.

Un’altra particolarità del browser è la posizione dell’installazione. A default non si installa in C:\Programmi\ bensì in C:\Document and Settings\<utente>\Impostazioni locali\Dati applicazioni\Google\.

Come su Firefox 3, è presente un buon gestore di download che permette di mettere in pausa e riprendere i file che si stanno scaricando.

Infine ciò che caratterizza in modo particolare Google Chrome è la velocità di rendering delle pagine e la velocità di apertura del programma, infatti in pochissimi secondi Chrome è pronto per lavorare riuscendo a caricare anche le pagine più pesanti in pochissimo tempo.

Ora non resta che aspettare una versione stabile e la realizzazione di plugin per rendere competitiva questa new entry.

La tastiera avanzata di Linux

Mentre su Windows per scrivere caratteri speciali bisogna utilizzare la “tabella dei caratteri”, Linux li mette quasi tutti a disposizione direttamente sulla tastiera:

Come si evince dall’immagine ogni tasto contiene quattro caratteri: quello standard, accessibile con la semplice pressione di esso, e altri speciali, ottenuti dalle combinazioni di Shift, Alt Gr e il tasto.

Il disegno in basso a sinistra specifica come vanno utilizzate le combinazioni di tasti. Premendo Shift si ottiene il carattere posto sopra quello principale (nelle lettere si tratta della stessa lettera maiuscola); con Alt Gr si ottiene il carattere a destra (ad esempio la chiocciola => @); infine con la somma dei due, Shift+Alt Gr, si ottiene il carattere in alto a destra, inaccessibile in ambienti Windows.

Filo d’erba

Eccola qua:

Questa foto è stata “un pochettino” elaborata in post produzione.

Per realizzarla stavo sotto la pioggia in bilico su una staccionata, ho dovuto quindi fare un taglio e ritoccare contrasto e così via oltre che sfocare la parte a destra che trovandosi sullo stesso piano del filo d’erba risultava troppo a fuoco.

In tutti questi passaggi non so perchè gli EXIF si sono persi, ma eccone una descrizione:
Risoluzione allo scatto: 4000×3000
Macchina fotografica: Nikon Coolpix P5100
Diaframma: F/2,7
Esposizione: 1/337
ISO: 100
Programma esposizione: Priorità apertura
Data scatto: 12/07/2008 12:42

Utilizzare email temporanee

Sarà capitato di dover fare una registrazione su un forum e non voler dare la propria email per non ricevere spam o la newsletter settimanale. Purtroppo però l’inserimento del proprio indirizzo di posta è indispensabile per molte registrazioni perchè spesso i siti inviano email di convalida per verificare la correttezza dell’indirizzo e procedere quindi alla fase finale della registrazione. Ebbene è possibile utilizzare delle email “fantasma” per questi scopi:

GuerrillaMail permette di creare un indirizzo email temporaneo capace di ricevere posta. Grazie ad esso, quindi, è possibile creare un’email per il tempo necessario ad effettuare una registrazione e poi automaticamente, dopo un’ora dalla creazione della casella di posta, si cancellerà. Nel caso in cui un’ora non sia sufficiente, è possibile resettare il conto alla rovescia semplicemente premendo il tasto “Give me full 1 hours again”.
E’ possibile anche registrare gli rss per essere avvertito in tempo utile dell’arrivo di un’email senza dover ricaricare ogni volta la pagina.

L’unico difetto di questo tipo di servizio è che alcuni siti non accettano l’inserimento di email temporanee.

Un sito che offre un servizio simile è FilzMail; ogni casella creata ha durata di 24 ore ed ha possibilità di cancellare la stessa in ogni momento premendo il tasto rosso.

Lo sapevate che… – Lacrime di coccodrillo

Quelle sono solo lacrime di coccodrillo!

Spesso si usa questo detto, ma lo sapete cosa significa?

Per “lacrime di coccodrillo” si indende una persona che piange senza essere realmente pentito. Ma perchè il coccodrillo piange?

Avendo una pelle dura i coccodrilli non possono disperdere sudore come noi, quindi “sudano” dagli occhi. Inoltre questo li aiuta a lubrificare gli occhi. Quindi i coccodrilli non piangono per dolore, ma solo per una questione fisiologica.

Lo sapevate che… – Coca cola e Mentos

Molta gente conosce la “reazione” che si scatena inserendo delle semplici caramelle quali le Mentos in una bottiglia di Coca Cola:

Immagine presa da Wikipedia

Immagine presa da Wikipedia

Ma lo sapete perchè ciò avviene?

Parlare di reazione è sbagliato in quanto non c’è una trasformazione molecolare. Gli ingredienti contenuti nella caramella, in particolare la gomma arabica, riducono la tensione superficiale e quindi i legami ad idrogeno presenti tra le molecole d’acqua contenute nella bottiglia; a questo punto l’anidride carbonica ha più libertà di muoversi e si libera violentemente uscendo sotto forma di gas dalla bottiglia.

Se questo non bastasse la ruvidità della caramella fa si che si creino sui suoi microscopici crateri come delle “piste di lancio” da cui le molecole di CO2 possono liberarsi. Questo effetto è chiamato Nucleazione.

Il buio luminoso

Altra foto:

Questa volta presento uno scatto effettuato di notte.

Nonostante il cielo possa trarre in inganno non c’è stato fotoritocco. Le nuvole sono illuminate da una bellissima luna piena (che però non si vede).

Il tempo di esposizione è di 8 secondi con diaframma aperto al massimo (F/2,7).

In realtà lo scopo della foto era riuscire a catturare la luna piena appena sorta che in questa posizione avrebbe dato un bellissimo riflesso sull’acqua, ma data l’ora tarda e il cielo nuvoloso ho dovuto cambiare schema di gioco.

Ecco gli EXIF.

Autorun? No grazie!

A volte capita che non si voglia far avviare all’inserimento di un CD il programma di setup, magari perchè è molto lento a caricarsi e non ci serve.

Tenendo premuto il tasto Shift durante la lettura del disco si bypassa l’esecuzione dell’autorun.inf, evitando così il caricamento dell’applicazione.